La Tortionata

La Tortionata® la trovi solo da noi in Viale Pavia 64, Lodi

Curiosità della città di lodi

Un Patrimonio di Note e Passione

Questi straordinari artisti non sono solo figure del passato, ma anime vive che continuano a risuonare nel cuore di Lodi. Le loro note e le loro storie hanno attraversato i confini della città, portando l’eco di Lodi nei teatri, nelle accademie e nelle pagine della storia musicale mondiale. Lodi, con il suo spirito fiero e la sua tradizione artistica e culinaria, custodisce con orgoglio questa eredità. Da queste radici nasce un orgoglio lodigiano che unisce passato e presente, trasformando suoni e sapori in emozioni senza tempo. La Tortionata, la torta di Lodi dal 1885, è più di un semplice dolce: è un simbolo dell’orgoglio lodigiano. Proprio come la musica dei grandi artisti di Lodi, rievoca sapori e ricordi di un passato glorioso, riportando alla mente le melodie che hanno incantato generazioni. Oggi, la Tortionata continua a essere il cuore dolce di Lodi, un racconto di sapori e tradizioni che si intreccia con le note immortali dei nostri artisti. Ogni morso è un viaggio nel tempo, un’eco di quelle melodie che hanno reso Lodi una terra di musica e cultura. Con la Tortionata, la musica del passato non solo trova un’eco, ma si trasforma in sapore. Un connubio di arte e dolcezza che fa risuonare Lodi nel cuore di chi l’assapora. Un vero orgoglio lodigiano.

Lodi, una città dal cuore pulsante di musica, ha visto nascere e crescere talenti straordinari che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica. Dalle cappelle rinascimentali ai più grandi teatri d’Europa, questi artisti hanno reso onore alla loro terra, trasformando il nome di Lodi in sinonimo di eccellenza musicale.

Grandi personaggi hanno calcato le scene musicali di Lodi nel corso dei secoli.

1451 - 1522

Franchino Gaffurio

Nato a Lodi, la madre apparteneva alla famiglia Fissiraga, fu il principale musicista e teorico del suo tempo. Ludovico il Moro lo volle alla sua corte con altri importanti artisti, come Leonardo Da Vinci. Si dice che nei sontuosi saloni del Castello Sforzesco i due discutessero non solo di musica, ma anche di armonia universale, legando il suono alla perfezione matematica dell’arte e della natura La sua carriera culminò con la direzione della cappella del Duomo di Milano e l’attività di Musicae Professor presso lo Studium di Pavia. Ne resta una testimonianza ‘visiva’ nella celeberrima xilografia dell’Angelicum (1508, Milano, Gottardo da Ponte) che ritrae Gaffurio in cattedra con i discepoli. Presso la Biblioteca Laudense sono conservati alcuni codici, incunaboli e cinquecentine appartenuti al teorico musicale con annotazioni autografe, che Gaffurio stesso aveva donato alla Schola del Tempio della Beata Vergine Incoronata Ancora oggi, i suoi trattati sono studiati da musicologi di tutto il mondo.

Lodi 1728 - Padova 1792

Gaetano Guadagni

Cantante, protagonista assoluto sulle scene teatrali europee a metà Settecento. Fu uno dei castrati più celebri del suo tempo, noto non solo per la voce eccezionale, ma anche per la sua versatilità di interprete. La singolarissima carriera lo aveva portato a immedesimarsi nel personaggio iconico di Orfeo: fu infatti il primo e più celebrato interprete protagonista dell’opera Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck. Si racconta che, durante una rappresentazione, la sua interpretazione fosse così intensa che il pubblico rimase in silenzio per diversi secondi dopo l’ultima nota, sopraffatto dall’emozione, prima di esplodere in un’ovazione senza fine.

1760 - 1838

Maria Hadfield Cosway

L’Anima Creativa tra Musica e Pittura. Moglie del pittore Richard Cosway, personalità poliedrica: fu pittrice, cantante, arpista e compositrice. In un’epoca in cui per le donne la professione di musicista era limitata agli aspetti esecutivi, Maria Cosway dimostrò grande indipendenza e la volontà di rompere con gli schemi consueti pubblicando a sue spese sue composizioni nel 1785 un’epoca in cui il mondo musicale femminile era relegato. A Lodi fu impegnata sul versante dell’educazione femminile e fondò il Collegio della Beata Vergine delle Grazie, dove tra le altre allieve ci fu Vittoria Manzoni, figlia di Alessandro. È sepolta nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Lodi.

1805 - 1840

Giuditta Grisi

Applauditissima mezzosoprano, cantò nei principali teatri d’Italia, a Parigi e a Vienna. Nel 1834 sposò il conte Cristoforo Barni e si stabilì a palazzo Barni a Lodi in corso Vittorio Emanuele. Eccellente interprete rossiniana, per lei Bellini scrisse la parte di Romeo nei Capuleti e Montecchi. Ben presto per motivi di salute ritirò dalle scene. La portinaia di palazzo Barni e governante di Giuditta Grisi era Peppina Cornalba, la nonna materna di Ada Negri. Alla morte della cantante, fu assunta come custode del palazzo Cingia-Barni (in corso Roma) e andò ad abitare nella della portineria, dove Ada Negri venne alla luce. Nel romanzo autobiografico Stella mattutina, Ada Negri costruisce un proprio immaginario biografico e letterario in cui riprende il mito di Giuditta Grisi.

1830 - 1907

Carlotta Ferrari

Compositrice e poetessa, ha studiato al Conservatorio di Milano. Fu definita “Bellini in gonnella”: una delle poche donne che nell’Ottocento ha svolto la professione di compositrice e che vide rappresentata una sua opera nei teatri milanesi. Scrisse musica e testi per tre drammi lirici: Ugo nel 1857; Sofia, messo in scena a Lodi nel 1866 e successivamente a Torino e Milano; nel 1871 fu rappresentato a Cagliari il dramma lirico Eleonora d’Arborea; di tutte le sue opere Carlotta scrisse anche il libretto, circostanza definita straordinaria dalla coeva «Gazzetta musicale». Nel 1867 compose una Messa per la festa patronale di S. Bassiano eseguita nella cattedrale di Lodi dai cantori della cappella di Milano con l’orchestra del Teatro alla Scala. L’esito trionfale della Messa le procurò il successivo incarico del ministro degli Interni di comporre una Messa da requiem per il re Carlo Alberto nel 1871. Fu autrice di un Inno a Garibaldi e di numerosi versi patriottici. Fu tra le poche donne a diventare socia onoraria dell’Accademia filarmonica di Bologna. Carlotta Ferrari non trasse mai molti vantaggi economici dalle sue opere e condusse in seguito una vita piuttosto modesta, dedita all’insegnamento privato della musica. Le sue opere sono un inno alla determinazione e al talento senza confini.

1815 - 1897

Giuseppina Strepponi

Famosissima cantante, nacque a Lodi in una famiglia di musicisti, lo zio Francesco Strepponi era organista all’Incoronata. Studiò al Conservatorio di Milano e, ventenne, debuttò a Trieste nella Matilde di Shabran di Rossini, attirando l’attenzione della critica. La brillante carriera proseguì, sostenuta dagli impresari Bartolomeo Merelli e Alessandro Lanari. Fu interprete delle opere di maggior successo di Rossini, Bellini, Donizetti, Mercadante. Debuttò alla Scala nel 1839 con Oberto conte di San Bonifacio di Giuseppe Verdi. Nel 1842 fu Abigaille nella trionfale ‘prima’ del Nabucco, ma l’interpretazione della Strepponi fu molto debole, probabilmente a causa del superlavoro a cui la cantante si era sottoposta per poter mantenere la propria famiglia, interamente a suo carico dopo la prematura scomparsa del padre. Pesava poi una vita privata particolarmente burrascosa, complicata dalla presenza di tre figli illegittimi, al cui sostentamento lei sola doveva provvedere. Il deterioramento della voce la costrinse nel 1846 ad abbandonare il palcoscenico e la Strepponi si trasferì a Parigi, dove divenne insegnante di canto. Nella capitale francese incontrò di nuovo Verdi e tra i due nacque un legame duraturo nel tempo diventando una presenza insostituibile nella sua vita e nella sua musica. La Strepponi fu la compagna inseparabile del maestro. La loro discussa relazione fu infine legittimata dal matrimonio nel 1859.

1942

Leo Nucci

Baritono di fama internazionale, è considerato uno dei più grandi cantanti del nostro tempo, protagonista di una carriera straordinaria: oltre cinquant’anni sui palcoscenici di tutto il mondo. Di origine emiliana, ha scelto come città di adozione Lodi dove vive da molti anni. Si è esibito a fianco delle più celebri voci, direttori, e registi del melodramma mondiale. Acclamato interprete in un vasto repertorio delle opere di Mozart, Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Wagner, Puccini, le sue interpretazioni, in particolare nel repertorio “verdiano”, sono considerate una pietra miliare: celeberrime le sue oltre 500 recite nel ruolo di Rigoletto. Apprezzato per le doti vocali espressive e per la sua grande capacità di recitazione, caratterizza le sue esibizioni per un attento rispetto alla scrittura del compositore e per la valorizzazione del testo in chiave scenica, entrando nell’animo e nella psicologia umana dei personaggi. Fedele al principio del concetto di “parola scenica”, si dedica a regie di opere teatrali e all’insegnamento dell’interpretazione lirico teatrale in masterclass professionali per la formazione delle nuove generazioni che si svolgono a Lodi presso l’Accademia Gaffurio.

1985

Raffaele Pe e La lira di Orfeo

Controtenore di fama internazionale, artista di riferimento e infaticabile promotore della musica barocca, è ospite dei maggiori teatri. Nel 2015 ha fondato La Lira di Orfeo, un collettivo di musicisti, artisti e ricercatori con cui Raffaele Pe propone la riscoperta del repertorio barocco e ha stabilito a Lodi la residenza artistica presso la Sala della Musica della Fondazione Maria Cosway, nell’intento di valorizzare e tramandare l’eredità culturale e musicale di Maria Hadfield Cosway (1760-1838) in una prospettiva internazionale. Dal 2022 ha creato a Lodi Orfeo Week, un festival innovativo in cui si intersecano concerti, laboratori, performance finalizzati alla diffusione della musica barocca inserita in un contesto contemporaneo.

Aneddoti Storici e Culturali di Lodi

Eventi Storici e Personaggi Famosi

Napoleone a Lodi e La Guerra tra Lodi e Milano

Nel 1796, Napoleone Bonaparte combatté la famosa battaglia del Ponte di Lodi, una delle prime vittorie decisive della sua carriera. Si narra che dopo lo scontro, il giovane generale esclamò: “Oggi ho capito che sono capace di comandare un esercito!”. Questa vittoria sancì il ruolo strategico di Lodi nel panorama militare europeo. Tuttavia, le radici di questa importanza risalgono al Medioevo, quando la rivalità tra Lodi e Milano portò alla distruzione di Laus Pompeia nel 1158 da parte dei milanesi. Lodi fu rifondata poco più a sud dall’imperatore Federico Barbarossa, diventando un punto strategico nelle lotte tra Milano e il Sacro Romano Impero.

Giuseppe Verdi, Giuseppina Strepponi e Il Caffè del Teatro

Si racconta che Giuseppe Verdi fosse legato a Lodi grazie a Giuseppina Strepponi, la sua compagna e musa, nata proprio in città. Alcuni dicono che le melodie di “Nabucco” siano state provate nelle stanze della casa dove visse la cantante. Verdi e Puccini erano soliti fermarsi al Caffè del Teatro, luogo di ritrovo per musicisti e intellettuali.

Ada Negri e l'Infanzia a Lodi

La poetessa Ada Negri nacque a Lodi nel 1870. Nel suo libro “Stella Mattutina”, racconta la vita dura della sua famiglia e la forza della madre, un’operaia che lottò per garantirle un’istruzione.

Leonardo da Vinci a Lodi?

Sebbene non ci siano prove certe, si dice che Leonardo da Vinci abbia soggiornato a Lodi durante i suoi viaggi tra Milano e Piacenza. Alcuni credono che abbia tratto ispirazione per i suoi studi sull’idraulica osservando l’Adda e le sue chiuse.

Leggende e Misteri

Il Drago Tarantasio e La Maledizione del Ponte Vecchio

Si racconta che nelle terre della Bassa Lodigiana, dove oggi si estende il Parco Adda Sud, un tempo vi fosse una palude infestata dal terrificante drago Tarantasio, che sputava miasmi velenosi. Ancora oggi, nelle notti di nebbia, si dice che il lamento del Tarantasio riecheggi tra le campagne.

Fantasmi e Apparizioni

Il Palazzo Vescovile di Lodi sarebbe infestato dal fantasma di un antico prelato, mentre sul Ponte Vecchio, nelle notti di luna piena, si narra che appaia lo spirito di un soldato francese caduto durante la battaglia del 1796.

La Casa degli Spagnoli e La Fontana della Morra

Si racconta che nelle terre della Bassa Lodigiana, dove oggi si estende il Parco Adda Sud, un tempo vi fosse una palude infestata dal terrificante drago Tarantasio, che sputava miasmi velenosi. Ancora oggi, nelle notti di nebbia, si dice che il lamento del Tarantasio riecheggi tra le campagne.

Tradizioni Culturali e Gastronomiche

La Tortionata e La Nobiltà

La Tortionata era così apprezzata che si narra venisse servita nei banchetti dei nobili e persino nelle corti europee. La leggenda vuole che Giuseppina Strepponi lo preparasse per Giuseppe Verdi.

Il Mistero del Mascarpone

Il mascarpone lodigiano sarebbe nato per errore da un cuoco che sbagliò le proporzioni di panna e acido citrico. Oggi, Dolcemeta lo utilizza nelle sue creazioni per continuare la tradizione lodigiana.

La Prima Centrale del Latte d’Italia

Nel 1887, a Lodi fu fondata la prima centrale del latte italiana, segnando l’inizio della produzione industriale e facendo della città un centro nevralgico per l’industria lattiero-casearia.

Luoghi e Architetture Storiche

Il Tesoro della Beata Vergine Incoronata

Nella Basilica della Beata Vergine Incoronata, gioiello rinascimentale di Lodi, si dice siano custoditi manoscritti e reliquie di inestimabile valore.

La Casa degli Spagnoli e Il Segreto del Palazzo Modignani

La Casa degli Spagnoli ospitò soldati in fuga durante le guerre del XVII secolo. Si dice che nei sotterranei si nascondano tesori dimenticati. Palazzo Modignani, invece, custodirebbe un passaggio segreto verso la vecchia città medievale.
Dolcemeta celebra la storia e la cultura di Lodi attraverso i suoi dolci, collegandoli a questi racconti affascinanti. Dalla Tortionata, legata a Verdi e ai nobili lodigiani, al marscarpone, creato per caso ma diventato un simbolo della tradizione lodifiana. Ogni morso è un viaggio nel tempo, un dialogo tra passato epresente. Orgoglio lodigiano.